giovedì 6 marzo 2025

Frederic Mistral


Frederic Mistral
Rosa grandifiori della Meilland rifiorente.
Ha una fioritura abbondante di colore rosa Veneziano.
Pianta molto vigorosa e resistente

mercoledì 5 marzo 2025

Pierre Arditi



La rosa Arditi appartiene alla famiglia delle grandifiori Meilland, colore bianco puro e molto profumata.
È una rosa molto resistente sia al freddo che alle malattie.
 

sabato 28 marzo 2020

La Salvia


Come mai non riesco a fare vivere la salvia? 

Mi trovo spesso a dover rispondere a questa domanda. 

Coltivare la salvia non è difficile soprattutto se si coltiva in piena terra. 
È resistente al freddo e vive benissimo in pieno sole, ma non sopporta i ristagni d'acqua. 

Piantare la salvia in giardino in piena terra è sempre la scelta migliore. 
È molto importante scegliere con attenzione il posto dove piantarla, che sia assolato e areoso ma soprattutto scegliere la parte di giardino dove non ci siano ristagni d'acqua.

I problemi si presentano quando per scelta o per esigenza si decide di coltivare la salvia in vaso.

Ci sono alcuni accorgimenti importanti da seguire se si sceglie di coltivare una pianta di salvia in vaso:

1) Al momento del'acquisto scegliere la pianta che a noi sembra più giovane o che abbia una bella vegetazione.

2) Valutare con attenzione la dimensione del vaso che vogliamo usare, un vaso troppo grande comporta una maggiore umidità che può danneggiare la salvia, se abbiamo a disposizione vasi grandi valutare di mettere più piante.

3) Usare un buon terriccio, a mio avviso i migliori sono quelli fatti con miscuglio di torbe meglio ancora con aggiunta di pomice, può andare bene anche un terriccio fatto con compostaggio vegetale, sconsiglio di usare terricci  di compostaggio organico.

4) Dopo che abbiamo piantato la salvia in un vaso adatto con il terriccio giusto, dobbiamo valutare la posizione .
In precedenza ho detto che la salvia vive benissimo in pieno sole, questo è vero se la salvia è coltivata in terra, se viene coltivata in vaso la cosa cambia un po'.
Dobbiamo mettere in conto che se abbiamo un terrazzo assolato in piena estate il calore è amplificato dalle piastrelle e dal muro e questo causa non pochi problemi alle piante.
Se purtroppo l'unico posto disponibile è un terrazzo assolato, dobbiamo in qualche maniera proteggere la salvia dal sole diretto.

5)  Cosa molto importante : l'annaffiatura.
Una volta trapiantata dobbiamo bagnare la pianta per far si che il terriccio aderisca bene al vecchio pane di terra , poi per i primi giorni non è necessario annafiarla tutti i giorni,soprattutto se si sono usati vasi grandi e se la stagione è fresca, via via che passa il tempo la pianta cresce e le temperature alzano, aumentiamo la frequenza,fino ad arrivare a bagnare una volta al giorno, ricordiamoci che la salvia non tollera i ristagni di acqua per cui bisogna togliere sempre l'acqua dal sottovaso.
E' consigliato annaffiare in tarda serata.
Le annaffiature frequenti portano a impoverire il terriccio per questo motivo è importante usare dei fertilizzanti. 
Per  le piante in vaso meglio usare concimi liquidi.

6) Ultimo accorgimento:  è sempre meglio raccogliere  le foglie che si trovano sulla cima dei rami perché  spuntare spesso la salvia  stimola la vegetazione e la pianta sta meglio.


Se usiamo questi accorgimenti abbiamo molte possibilità di avere un bel cespuglio di salvia.


















sabato 7 gennaio 2017

Azalea




Quando penso alle Azalee non posso fare a meno di pensare al motivo per cui non ci sono appellativi per descriverla, si dice che le rose siano le regine dei fiori, che le camelie siano le regine di inverno

Eppure le azalee non hanno niente da invidiare  alle rosa e neppure alle camelie!
Nel linguaggio dei fiori vengono associate alla femminilità, alla temperanza, sono piante ben auguranti  per chi sta affrontando dei cambiamenti,
nei paesi di origine le leggende parlano di loro.........
Ma nonostante ciò, non ci sono appellativi per le azalee, persino il nome non gli rende onore, perchè il significato di azalea in latino è "Terra secca".

Le Azalee e i Rododendri fanno parte di un unica famiglia più o meno rustiche.
La differenza che contraddistingue questi due generi sta essenzialmente nella dimensione, infatti  le azalee sono arbusti piccoli mentre il rododendro nei paesi di origine diventa un albero.

Non sono piante tropicali ma non amano il gelo prolungato.

Coltivare un'azalea può essere gratificante ma molto spesso mortificante.
Non è una  piante più facile da coltivare, spesso chi la compra rimane sconfitto ed evita di ricomprarla.

In genere quando viene comprata  un' azalea questa è in boccio ed è pronta a fiorire e normalmente chi l'acquista cambia il vaso e la porta in appartamento, accoppiata pericolosa per l'azalea.
Quando compriamo un azalea  non dobbiamo cambiare vaso, meglio aspettare dopo la fioritura e che abbia fatto la prima vegetazione.
L'azalea non essendo una pianta tropicale ama i climi freschi per cui in appartamento è bene trovare sempre una zona più fresca e luminosa possibile, deve essere annaffiata regolarmente senza eccedere e senza ristagni, sia la poca acqua che la troppa acqua provocheranno danni irreparabili alla pianta.
Se l'azalea viene coltivata all'aperto deve essere tenuta lontano dai raggi solari e riparata dai venti freddi e dal gelo.
Il periodo migliore per il trapianto è la primavera e l'autunno, sempre  dopo che l'azalea ha fiorito ed ha iniziato a vegetare.
Il vaso non deve mai essere troppo grande e siccome l'azalea vive in terreni non calcarei vanno usate terricci specifici per piante acidofile.

Le azalee sono spesso attaccate dalla cocciniglia, insetto che si annidia lungo il tronco e sulle punte.
La cocciniglia che attacca l'azalea assomiglia ad un  batuffolo di cotone, se viene schiacciata uscirà un liquido arancione.
Per eliminarla è necessario trattara la pianta con insetticidi e oli minerali, se l'attacco è di lieve entità si può eliminare questo insetto con del cotone imbevuto con alcool diluito nell'acqua, questo metodo eliminerà la cocciniglia adulta ma non le uova,  perciò è possibile una ricomparsa dell'insetto.















La Vrisea

La Vrisea è fra tutte le bromelie la più bella.
Cugina dell'ananas, proviene da zone tropicali e vive aggrappata alle piante senza sfruttare quest'ultime,essendo epifita ma non parassita.
Pianta facilissima nella coltivazione si ambianta facilmente a tutti gli appartamenti ma teme il gelo.
Spesso viene consigliato di tenere sempre acqua nel pozzetto centrale della pianta ma questo non è del tutto corretto,perchè questo accorgimento va bene solo quando la pianta non è fiorita e visto che viene sempre acquistata in procinto di fiorire l'acqua nel pozzetto può portare marciumi e compromettere la vita stessa della vrisea.
La vrisea ha una fioritura breve ma le brattee colorate durano a lungo.
Una volta secche le brattee, la pianta madre muore e alla base di essa nasceranno nuove piantine.
Far fiorire una vrisea o le bromelie in genere non è facile,i floricultori che la coltivano  versano acetilene diluita nell'acqua nel pozzetto centrale . Un metodo curioso da provare è quello di chiudere in un sacchetto di nylon la vrisea insieme ad una mela matura per una settimana, la mela maturando svilupperà etilene e questo gas stimolerà la vrisea a fiorire.