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domenica 12 gennaio 2014
il vivaio: la camelia
il vivaio: la camelia: La camelia è una delle piante più conusciute e diffuse al mondo. A questo genere di piante appartengono circa 80 specie tra alberi e...
la camelia
A questo genere di piante appartengono circa 80 specie tra alberi e arbusti.
Piante sempre verdi sono provenienti dall'oriente, ma si adattano bene al clima temperato delle zone mediterranee.
Le specie di camelia più coltivate sono le "Japoniche "e le "Sasanqua" per la loro rusticità e la loro abbondanza nel fiorire e la "Camelia Sinensis" meglio conosciuta come pianta da thè, infatti questa bevanda è ricavata dall'infuso di foglie di questa specie di camelia
La camelia si coltiva benissimo sia in vaso che in piena terra.
La camelia coltivata in vaso, non deve avere vasi troppo grandi, è meglio rinvasarla ogni due anni dopo la fioritura,usando terricci specifici per piante acidofile, oppure torba mista a pomice.
I terricci universali hanno spesso un ph troppo elevato per far sviluppare bene una camelia.
Come per tutte le piante coltivate in vaso anche per la camelia è necessario somministrare regolarmente fertilizzanti,preferibilmente liquidi o idrosolubili.
Nella coltivazione della camelia in piena terra, è necessario innanzi tutto trovare la giusta collocazione.
Questo genere di piante prediligono posizioni ombreggiate o semiombreggiate, è importante che la pianta,soprattutto nel periodo invernale, abbia ombra in prima mattinata perchè in presenza di gelo i raggi mattutini possono rovinare i fiori e talvolta le piante.
Devono essere riparate da venti freddi come tramontana e grecale e in località di mare anche dai venti salmastri di maestrale.
Ricordando che la camelia è una pianta acidofila e che spesso il terreno non dispone delle giuste caratteristiche per questo tipo di pianta è necessario praticare delle buche grandi nel terreno e riempirle con il terriccio specifico in maniera che le radici della camelia traggano il loro nutrimento nello strato di terreno specifico.
E' consigliabile aggiungere periodicamente al terreno terriccio acido oppure letame ben maturo misto a torba ,paglia o foglie,questo oltre a mantenere il terreno umido, rilascerà sostanze nutritive.
Le camelie come tutte le piante acidofile soffrono di clorosi ferrica.
La clorosi ferrica è una patologia che si manifesta con l'ingiallimento delle foglie con tipiche venature verdi, questo è dovuto dal mancato assorbimento da parte delle radici del ferro.
Il ferro è un microelemento sempre presente nel terreno, ma in determinate condizione ad esempio in terreni alcalini (ph alto) o in presenza di alte percentuali di calcare ,non avviene il processo di solubilizzazione che renderebbe il ferro più assimilabile per le radici. .
Per evitare che la camelia entri in clorosi ,basta aggiungere due volte al mese alle annaffiature del ferro chelato.
Queste piante necessitano di terreni molto umidi,e di essere annaffiate regolarmente quando hanno i boccioli fino alla fioritura, infatti uno dei problemi che maggiormente affligge i neo appassionati di camelie è proprio la caduta dei boccioli dovuta ad una scarsa e irregolare annaffiatura.
Non necessitano di potature, le uniche operazioni di questo tipo possono essere l'eliminazione di rami secchi e la cimatura per mantenere una forma regolare alla pianta, mentre è importantissimo sbocciolarla, cioè eliminare boccioli floreali quando questi sono troppi, puo' sembrare un operazione controproducente ma questo consente alla pianta di portare a fioritura quasi tutti i boccioli rimasti.
Questa meravigliosa pianta dal fiore molto simile alla rosa ha un solo difetto: i suoi fiori non sono profumati.
Secondo una leggenda questo difetto è dovuto dalla inflitta dalla Dea Venere per vendetta, la quale aveva ordinato alle Grazie di punire suo figlio Cupido, frustandolo con rami di rosa affinchè le spine lacerassero la pelle.
Tale punizione aveva scosso gli dei soprattutto la Dea Flora la quale ordino a sua volta a Zefiro di volare nella terra dove si levava il sole, di prendere alcuni rami di una pianta dal fiore rosso simile alle rose ma con rami privi di spine.
Zefiro ubbidì e consegnò le fruste alle Grazie,queste iniziarono a frustarlo ma non causarono nessuna ferita su Cupido anzi non senti nessun dolore.
Quei fiori estasiarono gli Dei per la bellezza e per la gentilezza ma soprattutto per l'intenso profumo che emanavano, un profumo simile all'Ambrosia.
Ma Venere scoprì l'inganno, infuriandosi si vendicò sulla pianta, ordinò che fosse esiliata in un isola lontana e sconosciuta , e con un incantesimo gli inflisse la punizione finale togliendoli il meraviglioso profumo.
Il nome Camelia si deve ad un gesuita , Giorgio Kamel che colpito dalla bellezza di questa pianta chiamata dagli indigeni Tsubakki se la portò in Europa nei primi del 1700.